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Sospensioni: come regolarle e tenerle in efficienza

Si potrebbe pensare che le sospensioni servano unicamente a renderci più confortevole il viaggio in moto, ma il loro vero compito non è tanto quello di far stare comodo il pilota, quanto quello di garantire un assetto costante della ciclistica, mantenendo le ruote a contatto col terreno anche sulle asperità più accentuate. Il “sistema” della sospensione anteriore e di quella posteriore è governato da un delicato equilibrio di tante componenti che interagiscono tra loro, in perfetto bilanciamento.
Una grande parte del lavoro che Moto Guzzi compie sulle nuove moto prima della produzione serve a trovare il miglior settaggio delle sospensioni. Inevitabilmente il risultato è un compromesso che può calzare bene a molti biker, ma non a tutti. Se siamo tra questi ultimi, per noi si apre un mondo di registri e regolazioni, ma attenzione: prima di metterci mano è importante avere consapevolezza di cosa stiamo modificando!

Per quanto forcella e ammortizzatori posteriori (o monoammortizzatore) possano sembrare molto diversi, il loro funzionamento è sostanzialmente simile, così come lo sono le componenti fondamentali: molle e idraulica.
Le molle, più o meno morbide a seconda dei casi, servono a mantenere l’assetto, o meglio a definire l’altezza dell’avantreno e del retrotreno, contrastando meccanicamente il peso della moto. L’idraulica  ovvero le canalizzazioni e valvole attraverso cui l’olio viene spinto dai movimenti della sospensione – serve invece a regolare, rallentandola, la velocità di compressione ed estensione della molla. Basta pensare che priva di olio, la sospensione della nostra Moto Guzzi, tenderebbe a saltare, ondeggiando ripetutamente dopo ogni asperità. Davvero poco esaltante come esperienza. Meglio allora saperla regolare e mantenere in perfetta efficienza.

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